Ministri Lettori

«Shemà Israel», ascolta Israele, è l’invito che viene rivolto al Popolo di Dio nella liturgia della Parola, parte integrante della celebrazione Eucaristica.

Nella tradizione della Chiesa, il ministero del lettore ha origini antichissime.

Esso affonda le proprie radice nel libro di Neemia: «Essi leggevano il libro della legge di Dio a brani distinti (Ne 8,8a)». In questo modo l’antico popolo d’Israele affidava ad alcune persone il compito di proclamare la Sacra Scrittura.

Nei testi conciliari Sacrosanctum Concilio e Dei Verbum, la figura del lettore viene riconosciuta come una vera e propria «missione». Un vero e proprio compito che Dio affida a coloro che, appartenenti al suo Popolo, si rendono disponibili alla proclamazione delle letture bibliche.

Il lettore pone al centro della propria spiritualità la Parola di Dio: accogliendola, meditandola e testimoniandola, preparandosi così a svolgere la delicata «missione» a cui è chiamato. 

Il lettore è strumento di Dio per dar voce alla Sua Parola, consapevole che nella liturgia Eucaristica la «mensa Parola» ha la stessa importanza della «mensa Eucaristica».

La Parola è il Verbo di Dio. Verbo che si è fatto carne in Gesù Cristo e che nell’Eucaristica si offre a tutti e a ciascuno nel pane e nel vino, suo Corpo e suo Sangue.

Questa consapevolezza fa sì che il lettore svolga il suo ministero con diligenza. Egli è attento a proclamare la Parola di Dio con semplicità, chiarezza ed espressività, utilizzando una giusta tonalità della voce affinché la Parola proclamata giunga al cuore di tutti con la sua efficacia.

 

Monica