I cantori, svolgono il servizio liturgico di accompagnare e sostenere l’assemblea nel canto della Santa Messa. Nella celebrazione eucaristica infatti si alternano momenti di preghiera, ascolto, meditazione, invocazione, richiesta, lode. Questi momenti, nella liturgia della Chiesa, spesso si sono cristallizzati in canti propri che la tradizione ha conservato come patrimonio spirituale. Da sempre infatti la chiesa, influenzata anche dal patrimonio di Israele ha ritenuto che il dialogo con Dio avvenisse anche nella forma del canto; questo si evince anche dal Libro dei Salmi contenuto nella Bibbia.
Questo rende particolarmente importante la presenza del coro nelle celebrazioni che aiutano a creare un clima di preghiera profondo ed a mettersi alla presenza di Dio.
Dall’articolo di un cantore:
“Buongiorno a tutti.
Dopo un po’di tempo appare nuovamente sul nostro giornale una nota del coro parrocchiale.
Possiamo fare un bilancio, visto che è trascorso parecchio tempo, e quello che mi sento di esprimere è che abbiamo potuto valutare, noi tutti del coro, la dedizione e la professionalità del nostro maestro Emanuele, che ha cominciato a introdurre concetti e tecniche che per coloro che amano il canto ma sono privi anche dei rudimenti basilari, come nel mio caso, erano del tutto sconosciute e difficili da immaginare: dietro una interpretazione ben riuscita ci sono moltissimi dettagli, dalla posizione del corpo alla respirazione, che devono essere tenuti sotto controllo.
Abbiamo poi una collega che si sta dedicando allo studio approfondito delle tecniche corali, per costruire una seconda figura che possa condurre con successo questo insieme di voci: Elena, forse non te lo abbiamo detto, ma apprezziamo davvero molto questo tuo sforzo!
Ho parlato di insieme di voci, e la ragione è che proprio in una esperienza come questa si può capire come soltanto la sensibilità condivisa, la visione comune e un impegno coerente possono portare a risultati positivi, e trasformare una unione di cantanti in un coro, confermando che il risultato del gruppo ha sempre un valore maggiore rispetto alla somma dei singoli.
Nel corso dell’anno questo affiatamento è emerso in parecchi momenti, in altri ci siamo resi conto di non essere stati all’altezza delle vostre ma soprattutto delle nostre aspettative, ma questo non ci scoraggia, c’è sempre un’altra occasione per fare meglio.
Quello che invece voglio dire agli altri parrocchiani è ci mancano voci: nel corso di questi anni l’organico non è cresciuto, e diventa difficile provare a costruire qualcosa che si autoalimenti per il futuro. Questo non vale solo per il coro, ma anche per le altre attività della nostra parrocchia che hanno bisogno dell’apporto di tanti, tanti più di quelli che attualmente vi si dedicano. Sappiate che non costa troppa fatica ma certo costa tempo: d’altra parte vivere la soddisfazione di essere partecipi, per quello che si può dare, della nostra vita comunitaria richiede un piccolo investimento, ma è un investimento che dà frutti certi (e quale altro istituto oggi può darvi le stesse garanzie?)
Perciò fatevi sentire, venite alle prove per scoprire che si può passare un’ora e mezza alla settimana in un modo nuovo, tra diversamente intonati, tra giovani e maturi, direi anche tra cattolici con diversa sensibilità, comunque sempre tra amici”.
Mauro